Il giorno, o meglio, la notte del parto è arrivata, l’ospedale per l´evento era giá scelto, ed io ero pronto a partire a qualsiasi ora. Hanno preso la mia moglie ed io ho aspettato, era una notte in cui il cielo si è fatto molto buio, ha soffiato e ha anche piovuto. Lungo la strada, volevo essere in ospedale il prima possibile, visto che le contrazioni di mia moglie erano piuttosto forti. A proposito, care donne, care madri, tanto di cappello a voi, meritate il rispetto di tutta l’umanità.
Ho ricevuto un messaggio al mattino che non devo ancora andare, che ho tempo, posso tranquillamente fare colazione, ma che andrà a partorire. Immediatamente dopo ho ricevuto un’altro messaggio dicendo che lei stava per partorire e che dovevo arrivare prima possibile. Ovviamente non ho esitato e sono corso in ospedale, perché non vedevo l’ora di vederli entrambi. Il parto è andato liscio, la moglie l’ha gestito con molto coraggio e sono orgoglioso di te Evka.
Hanno preso il bambino, ma avevo ancora la mano di mia moglie tra le mani e l’ho consolata che il bambino era nato, ma il suo pianto non si è sentito subito nell’aria. Dato che ero stressato e in attesa, ho aspettato la chiamata dei medici che potevo andare a prendere il mio figlio, ma poi abbiamo saputo che dovevano rianimarlo. Quando l’ho visto, ho capito subito che lo avrei amato per il resto della mia vita, ma allo stesso tempo ho temuto per la sua vita e ho provato la più grande paura della mia vita che gli fosse successo qualcosa di più grave. Ho iniziato a sudare freddo e ho dovuto fare un respiro profondo. Aveva la gamba destra deformata…ed io avevo ovviamente mille domande in testa, domane a cui nessun padre potrà mai prepararsi adeguatamente.
Me l‘ha deragliato, ma le prime domande non riguardavano la gambina, volevo sapere se gli altri organi e il resto di quel corpicinoo bello e fragile sarebbero stati bene. Mi hanno aiutato a portarlo da sua madre ed è stato amore a prima vista.
Abbiamo pianto di gioia insieme e ci siamo ripromessi che ci saremmo presi cura di lui per il resto della nostra vita, anche se fosse al di là delle nostre forze, e che lo avremmo amato tutto, completamente tutto.